Eppure qualcosa che non mi convince c'è.
Nella mia mente, che ragiona per immagini molto più spesso di quanto io pensi, si è formato una sorta di diagramma/organigramma/programmino nonché proposta per la gestione aziendale dello stivale. Facendo un po' alla moda dei giudici.
Premesso che:
- l'Italia è in crisi economica e il governo non ha manco due euro da parte e deve aumentare l'IVA al 21% -ma può permettersi auto blu e 40 giorni di ferie (ops, sto andando fuori tema)-;
- in Italia ci sono moltissimi disoccupati o anche assunti per un anno nel Servizio civile;
- i moduli dell'ISTAT per la compilazione sono arrivati a tutti in formato cartaceo;
- servirà del personale per l'elaborazione dei dati;
mi chiedevo oggi:
quanto costa in toto un plico contenente i moduli del censimento? La butto lì: 1 euro a plico, spedizione inclusa? Diciamo 1 euro, cifra tonda fittizia, magari sbaglio, ma va be', ma di carta ce n'è parecchia.
I moduli possono essere compilati anche via Web, ergo il plico va a finire nella spazzatura. E ciò corrisponde a 1 euro buttato.
Quante famiglie (vere o presunte, io ad esempio sono una famiglia fake) lo ricevono? A casa mia mia, e non quella come la intende il censimento, ne sono arrivati tre. Tre residenze diverse per un domicilio unico. 3 euro.
Il mio euro è già finito nel cestino.
Quello della mamma+fratello ci finirà presto.
Quello di mio padre probabilmente tornerà in Comune.
2 euro finite nel cesso contro 1 euro che torna indietro. Buona media direi.
Propongo quanto segue:
risparmiamo i soldini del censimento partendo dal plico. Spedendo ad esempio una raccomandata a casa in cui avvertiamo che il censimento va compilato solo online, e che c'è una sanzione (come d'altra parte già esiste) per chi non lo fa.
Investiamo il resto dei soldini per dei contratti a progetto in modo da far guadagnare qualche disoccupato?
Oppure sfruttiamo i ragazzi del servizio civile che non sono impegnati in progetti particolari (e so di molti che non lo sono e scaldano la sedia degli enti).
Programmiamo delle visite a casa di chi non può o non sa compilare il censimento online.
Una buona organizzazione ottimizza i costi ed evita gli sprechi. E fa felice qualcuno dandogli qualcosa da fare, anziché lasciarlo a casa sull'orlo della depressione. Senza contare il fatto della bellezza del contatto umano quando ci si rende utili per qualcuno, che magari è anche felice di ricevere visite in casa visto che è solo.
Una buona organizzazione. Che purtroppo non appartiene all'Italia.
P.S.: una volta elaborati i plichi che tornano indietro, li accumulano tutti e ci fanno un falò nel tunnel tra il Cern e il Gran Sasso?
Che bello!Anche tu credi nei progetti ideali, a tratti così desiderabili dal renderli irraggiungibili.Purtroppo siamo in Italia. Individualisti ed egoisti, non tutti ovviamente, questi sono gli italiani.E la politica non è altro che lo specchio di tutti noi.Ehmmm voi…:-)
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