Infiniti Sebastian Vettel |
L'ha voluta così, esattamente così, e ora è in bella mostra al Salone di Francoforte. Esemplare unico e personalizzato, con modifiche di vario tipo all'aerodinamica, all'abitacolo e soprattutto al motore, per poter raggiungere i 300 chilometri orari di velocità. Certo, perché la Red Bull non gli basta, pure col suv deve andare a trecento. Va be'.
Se Sebastian Vettel, che è classe '87, quindi tre anni più giovane di me, e brutto, ma parecchio brutto, può permettersi di farsi fare una Infiniti su misura, allora anche io, che sono più grande e non mi reputo poi così cesso, voglio una macchina tutta mia. Sono pure una brava ragazza, dicono, e sembra che mi impegni a fare sempre del mio meglio in quasi ogni cosa, perciò forse potrei anche avanzarla una richiesta. La ridimensiono, eh, mica pretendo il suv, io sono onesta e umile.
Io vorrei una bella Fiat Cinquecento NM Noemi. Non mi importa della velocità, resto sul 1.3 Multijet, che consumo poco. Mi accontento di tutte le dotazioni estetiche in serie, non chiedo modifiche al design, ma ecco, qualche particolare sciccoso all'abitacolo sì.
Esterno: versione con tetto in vetro apribile, nera metallizzata, cerchi in lega, nessuna cromatura, ma maniglie della portiera rivestite di Swarowski. Sono solo due maniglie, più quella del portabagagli, quindi credo che si possa fare.
Io che guido la mia Cinquecento NM Noemi |
C'est tout.
Non mi pare chiedere tanto, no? Sarebbe una macchina da ventimila euro anziché da diecimila. Quella di Vettel costa molto di più. E se qualcuno me la pagasse sarebbe perfetto, potrei essere una giovane precaria con poche possibilità di progetti futuri che si vede rimanere quei soldi in tasca piuttosto che versarli a rate e lacrime per la macchina.
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