mercoledì 5 settembre 2012

Le agenzie interinali demotivano. Il mondo del lavoro demotiva

Post dettato dalla rabbia, se vogliamo. Dalla sensazione di ingiustizia, anche. Dalla motivazione di trovare qualcosa di decente ormai sfumata, pure.
Nota agenzia interinale appone cartello: "Cercasi per importante azienda impiegata neolaureata in materie umanistiche con forte conoscenza del tessuto sociale cittadino".
Entro, aggiorno il CV.
"Complimenti, hai un bellissimo curriculum, ti sei data da fare", mi fa il tipo all'accoglienza.
"Grazie", gli rispondo, "ma non è mai abbastanza. Oltre ad aggiornare i dati, vorrei candidarmi per questa posizione. Ho visto che cercate neolaureati, io non lo sono, ma rientro ancora, eventualmente, nella fascia d'età dell'apprendistato".
Ricciolone biondo mi guarda con occhi fintamente tristi. "Mi dispiace, sai, noi abbiamo direttive aziendali molto rigide. Il tuo profilo sarebbe perfetto, visto che hai anche esperienza al pubblico, ma sai, non prendiamo persone laureate da più di dodici mesi".
"Scusami", gli dico, "ma qual è il problema? Possiamo fare due chiacchiere e ti dimostro che anche se ho esperienza posso farlo un lavoro da inesperta".
"Mi dispiace", risponde lui, "ma è una posizione interna e dobbiamo rispettare le direttive aziendali. Ti contatteremo di sicuro se ci saranno occasioni di lavoro con le lingue che hai studiato".
Sono stata gentile a non dargli un vaffanculo. Quattro anni di iscrizione da loro e mi avessero fatto una chiamata, una, anche solo per sbaglio. Eppure il mio numero è giusto. Trentamila CV lì dentro, tutti alla rinfusa. Un database che non serve a una cippa lippa. Il ragazzo neodiplomato, entrato prima di me, era lì COL NONNO, a domanda di probabile colloquio lavorativo il giorno successivo rispondeva "Sci, sci, va bbene, domani so' disponibbile", perché avevano già pronto un lavoro per quello per cui ha studiato, le materie elettroniche.
L'hanno promosso, e io sono stata rimandata a settembre.
Quando ero neolaureata cercavano persone con esperienza. Ora che ho esperienza, le aziende di ogni ordine e grado sono in crisi e cercano persone neolaureate da sfruttare fino all'osso. I giornali sono in stato di crisi e ti danno a malapena e in ritardo il rimborso mensile. Questo è il premio per aver avuto, nella vita, il senso di responsabilità di fare le cose da sola, bene e per tempo.
Devi fare quello che ti piace. E poi làureati presto, così hai tempo di fare esperienza. Làureati presto, che fai gavetta. Làureati, che trovi lavoro. Dai, che se esci con i voti alti puoi entrare anche a fare i concorsi. Tanto sei brava, e vedrai che ce la fai. 
Beh, oggi il V-Day lo organizzo io. Sì, perché oggi è il giorno del vaffanculo collettivo a tutti voi famigerati consiglieri della mia vita, e a voi passati datori di lavoro. Se voi consiglieri foste stati un po' più pragmatici, quando io ero ancora troppo stupida per prevedere il futuro, mi avreste detto chiaramente che con le parole si sogna, ma non si mangia. Se voi passati datori di lavoro aveste saputo essere modesti e onesti, anziché pensare al vostro mero gretto interesse, infarcendomi di complimenti per poi mandarmi a casa con un bel calcio in culo e tanti saluti, forse oggi avrei un piccolo briciolo di fiducia in più nel mio domani.